Olive all’ascolana by Mina

Olive all'ascolana

 

Un’articolo di cui vado molto fiera, vieni a scoprirne il perchè, c’è oltre la soddisfazione di averle realizzate, Olive all’ascolana by MIna.

Olive all’ascolana by Mina

Ingredienti

  • 500 g. circa di oliva tenera ascolana

Ingredienti per la farcitura

  • 100 g. di cipolla
  • 200 g. di carota
  • 100 g. di sedano ( solo la costa )
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 200 g. di polpa di manzo
  • 200 g. di polpa di maiale
  • pepe q. b.
  • sale q. b.
  • noce moscata q. b.
  • 1 tuorlo
  • Formaggio grattugiato q. b.

Ingredienti per la panatura

  • uova
  • farina
  • pan grattato

Procedimento

Non potete immaginare la soddisfazione nel realizzarle con le mie manine e quelle di Filippo,  ecco perchè le chiamo Olive all’ascolana by Mina.

Tutto è accaduto dopo un viaggio a Grottammare.

Infatti dopo aver soggiornato nello splendido B&B di Caterina, ” Tre finestre sul mare ” che consiglio vivamente, e dopo che ella mi ha fatto dono speciale di un barattolo di olive ” tenere ascolane ” non potevo esimermi dal provare.

Utile sapere che …

Le ” tenere ascolane ” sono olive che vengono usate per realizzare le famose ” olive all’ascolana ” sono croccanti ed hanno più polpa che però produce poco olio, così le donne di una volta le facevano ripiene.

Il suocero di Caterina novantenne il signor Filippo, e il nome la dice lunga visto che il mio bambino si chiama così, si cimenta ancora nella realizzazione della conserva che viene fatta con olive della sua campagna, che raccoglie ancora personalmente.

All’interno dell barattolo vi sono aromi naturali,come il finocchietto selvatico, che danno alla ” tenera ascolana ” il sapore perfetto.

L’oliva all’ascolana è un prodotto locale, ed è “dop” solo se coltivata tra Ascoli e Teramo, in quei quasi 200 comuni che hanno la certificazione “.

La sua produzione si è estesa per tutto il territorio italiano, recenti statistiche dicono che un’italiano su due conosca questa prelibatezza e l’abbia mangiata almeno una volta.

Certo che come in ogni cosa le ricette e le varietà sono tante, se volete mangiare le originali dovete addentrarvi nel territorio del basso Marchigiano dove trovate innumerevoli gastonomie che le fanno fresche e altre che le cucinano per poterle mangiare come cibo da strada.

Ma non basta trovate anche tantissimi negozi dove acquistare le olive tutto l’anno, con varie grandezze, e vari prezzi per poterle poi voi realizzare.

Tante aziende inoltre hanno cominciato ad esportare il prodotto, autoctono, quindi se siete fortunati le troverete in giro.

Dunque non ci rimane che metterci all’opera per realizzarle.

Realizzazione

Prendiamo la carota, la cipolla e il sedano, la tagliamo grossolanamente, le versiamo in una casseruola dai bordi alti e aggiungiamo olio extra vergine di oliva.

Facciamo un bel soffritto, dove aggiungiamo prima la carne di manzo e lasciamo che sigilli bene, solo dopo aggiungiamo il maiale, che cucina prima.

Una volta sigillate bene le carni sfumiamo con il vino bianco e successivamente saliamo e copriamo con un coperchio iniziando una lenta cottura per 45 minuti.

Mentre la carne cuoce possiamo snocciolarci le olive che hanno un procedimento particolare che io non sono riuscita a fare.

Vi spiego meglio, l’oliva va snocciolata come se sbucciassimo una mela, ma io che non sono pratica ne ho rovinate parecchie.

Così mi sono limitata a snocciolarne in modo classico ma comunque con il coltellino, quando ne avrò di più mi allenerò promesso.

La carne pronta quindi va tritata, gli ascolani hanno un’attrezzo molto carino che non posseggo così ho usato un normalissimo tritacarne.

Trasferite la carne appena tritata in una terrina e aggiungete il pepe un po di formaggio e la noce moscata.

Successivamente il tuorlo dell’uovo e solo in fine il resto del formaggio grattugiato che servirà a regolare l’impasto, esso deve risultare compatto ma non troppo appiccicoso.

Farcitura e panatura

Bisogna preparare una quantità adeguata e riempire l’oliva qui ci vuole occhio non si può spiegare.

Le mie proprio precise non lo sono alcune chiudono di più altre di meno, ma io sono soddisfatta, e con Filippo abbiamo lavorato di squadra.

In questo momento dobbiamo panare, ma non come siete abituati a fare, perchè a me hanno parlato di bagnetti e doccette.

Ma vi spiego meglio, dopo aver passato l’oliva nella farina va buttato nell’uovo che deve essere abbondante, si lascia qualche minuto e poi si travasa il tutto usando un colino.

Quindi prima a bagno e poi la doccia, solitamente vanno fatte un po di olive e poi si fa la procedura.

ci aspetta il pan grattato dove vengono buttate e scuotute facendo in modo che esso si attacchi all’oliva senza eccedere.

Io ho messo una foto dove però manca il colino, ma spero di aver spiegato bene.

Dopo questo c’è la frittura, olio abbondante e un buon occhio qui non possiamo aggiungere altro perchè la doratura dipende dalla mano che la frigge.

Promette molto bene ma vediamole dopo fritte.

Io ho usato olio altoleico, che regge molto bene le fritture anche ad altissime temperature, e ho messo poche olive in tanto olio, questo per avere un fritto asciutto e croccante.

A voi il giudizio finale ma solo a fiducia, per quello ufficiale dovrete chiedere all’assaggiatore di casa.

Decisamente bello pensare che all’origine e alla fine c’è un Filippo !!!!

Un’ultima chicca del posto, l’oliva all’ascolana si mangia intervallata da un’altra prelibatezza Ascolana, il cremino, una crema panata e fritta, ma questa è un’altra storia.

Considerazioni

Questa è la storia di una food blogger che ha assaggiato sul posto, poi si è documentata, e alla fine ha realizzato le Olive all’ascolana.

Ci tengo a precisare che nelle varie famiglie esiste una ricetta personalizzata, questa è la mia da confinante con la provincia di Teramo dove come vi dicevo queste olive hanno casa.

Prossima sfida i Cremini fritti, che ho mangiato ed adoro spero presto di poter aggiungere il link della ricetta a questo articolo.

Per ora mi limito a lasciarvi una ricetta che tra Marche e Abruzzo hanno tante versioni e tanti nomi diversi, in comune hanno la forma e molto altro, leggete la mia ricetta dei Fiadoni Abruzzesi qui.

Dal blog infine vi invito a seguire anche la mia pagina facebook, senza impazzire a cercarla, basta cliccare qui, mettere mi piace e il gioco è fatto.

Alla prossima ricetta ciao a tutti da Mina

N.B. vi avevo parlato di denocciolare l’oliva in modo diverso da come vi ho fatto vedere, e quindi piano piano mi sono perfezionata e anche se le foto non meritano molto da l’idea di quella che volevo dirvi.oltellino per olive ascolana

Coltellino a lama ricurva molto comoda per questa lavorazione, la trovate nei negozi di casalinghi, io non ho avuto nessuna difficoltà a reperirlo.

taglio dell'oliva ascolana

Sbucciate come se fosse una mela, all’inizio rimane un po scomodo, ma poi si prende la mano già dalla terza oliva.

Taglio a spirale

Ed eccola qui, ora non rimane che continuare a realizzarle.

 

2 commenti

  • Luciana

    Sono ottime come hai cotto la carne. Come hai impastato E come hai completato il tutto. La osa piu difficile e bisogna fare molta attenzione, e’ la lavorazione delle olive senza farle rompere. Ci vuole tempo e pazienza. Complimenti

    • Mina

      Grazie Luciana piano piano va sempre meglio, la manualità è tutto e devo ancora arrivarci. Però sono contenta di quello che hai scritto molto. Mi piacere avere opinioni sia belle che brutte per migliorarmi sempre e con te è andata benissimo. Alla prossima Mina

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